Chiudete gli occhi e immaginate di camminare in una strada
affollata di midtown, a Manhattan. Fatto? Potete percepire i taxi sfrecciare
così vicini a voi, potete sentire i rumori della gente che chiacchiera, che
cammina, che parla di ciò che ha da fare, di dove deve andare? Provate ad
annusare l’aria, provate a sentire il buon profumo dei fiori e dell’erba
bagnata di Central Park. Provate a sentire l’odore delle noccioline tostate, dei
pretzel, e del caffè caldo, sulla strada. Qualcuno cammina velocemente proprio
dietro di voi, e potete solo immaginare dove stia andando. Potete sentire il
terribile frastuono delle macchine che corrono sulla strada ma anche
ascoltare la musichetta allegra che pubblicizza uno spettacolo a Broadway.
Potete percepire tutto questo?
Questa è “Rapsodia in blu”.
Fotogramma tratto da "Rapsodia in blu" nella versione di "Fantasia 2000" della Walt Disney. |
Questa grandiosa composizione fu scritta nel 1924 da George
Gershwin, un musicista e compositore americano, ed è ancora oggi una delle più
suonate in tutto il mondo. E’ nata da una ambiziosa idea di Paul Whitman, che
decise di realizzare un grandioso concerto di musica jazz alla Aeoliae Hall di
New York, nel Febbraio del 1924. In quel momento Gershwin era considerato uno
dei migliori compositori americani, ma ebbe poco tempo per comporre qualcosa di
nuovo per l’occasione. Alla fine, provò a mescolare stili musicali diversi, e
combinò influenze ed effetti jazz con la musica classica e contemporanea. L’idea
di Rhapsody in blue arrivò durante un viaggio in treno con destinazione Boston.
Il risultato, ispirato dal ritmo del treno e dai suoni del viaggio, è il mix
perfetto dei suoni di New York.
George Gershwin. |
Gershwin stesso disse:
“E’ stato sul treno,
col suo ritmo d’acciaio, con I suoi colpi tremolanti, che un compositore poteva
spesso trovare una ispirazione – spesso sento musica nel nucleo più intimo del
rumore… E lì, improvvisamente, ho
sentito e individuato sulla carta, la completa struttura della Rhapsody,
dall’inizio alla fine. Non mi è sovvenuto un nuovo tema, ma ho lavorato con il
materiale che era già in mio possesso e ho provato a concepire con esso la
totalità dell’opera. Ho sentito una kaleidoscopica composizione musicale
completamente americana, che traeva radici dalla nostra grande mescolanza,
dalla nostra unica energia nazionale, dalla nostra follia metropolitana. Ma
quando ho raggiunto Boston avevo una bozza della piece, ben distinta dal suo
attuale contenuto”.
Gershwin cominciò il suo lavoro il 7 Gennaio e la prima
versione della composizione fu concepita per due pianoforti. Il suo nome era
“Rapsodia americana”. Il suo nome cambiò grazie all’intervento del fratello di
Gershwin, Ira, che trovò l’ispirazione
in un dipinto chiamato: “Notturno in nero e oro: il razzo caduto” ammirato
durante una mostra di James McNeill Whistler. Con il suo nuovo nome, “Rapsodia in blu” giunse nelle mani di Ferde
Gofrè, l’arrangiatore di fiducia di Whitman. Gofrè ci lavorò su, e ad appena
otto giorni dal debutto, diventò bella come noi la conosciamo. Gershwin in
persona suonò il piano durante il concerto e spesso improvvisò. Il concerto
ebbe un grandissimo successo, anche grazie alla presenza in sala di grandi nomi
della musica del tempo: Sousa, Rachmaninoff, Stockowsky.
Dopo questo grande evento Gershwin fu consacrato come la più
acclamata celebrità americana in campo musicale.
“Rapsodia in blu” è una iterazione tra diversi strumenti
musicali diversi tra loro. Il primo suono che possiamo ascoltare ascoltando
questo lavoro è un lungo trillo di clarinetto, seguito da un glissando, che introduce
il tema principale del brano. Ma la struttura è molto complicata da analizzare,
a causa della grande varietà di suoni e strumenti mescolati tra loro (Gershwin
sperimentò particolari strumenti come il banjo, e strumenti tipici del genere
jazz, mescolati in una classica struttura d’orchestra) e suoni provenienti da
diverse influenze stilistiche. In “Rapsodia in blu” si possono riscontrare
influenze della musica Charleston, musica sincopata, Cuban Clave e pura
improvvisazione jazz. Fin dalla sua nascita, molti appassionati di musica e
studiosi hanno dibattuto e discusso riguardo una definizione per il suo stile.
Può essere considerato jazz?
The clarinet glissando. |
Probabilmente questa domanda non troverà mai una risposta,
ma in realtà è sicuro che Gershwin ebbe l’opportunità di sperimentare diversi
stili e suoni, dando così vita a qualcosa di unico ed originale. Grazie a
questo tipo di sperimentazioni egli diventò presto il padre creatore del
musical americano, ed il narratore della vita e dello stile americani. La
“Rapsodia” è conosciuta in tutto il mondo anche poiché è stata utilizzata in
film (Manhattan di Woody Allen, per esempio), in serie tv, in lungometraggi
d’animazione (Fantasia 2000) e immediatamente ci fa vivere un salto oltre
l’Atlantico.
Come lui stesso disse:
“La vera musica
riproduce il pensiero e le ispirazioni della gente di quel periodo. La mia
gente sono gli americani, e il mio tempo è oggi".
E possiamo solo provare a riscoprire quell'oggi di cui parlava Gershwin, riascoltando le sue magiche note.
Clicca qui per visualizzare il video.
E possiamo solo provare a riscoprire quell'oggi di cui parlava Gershwin, riascoltando le sue magiche note.
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bell'articolo,non avevo mai pensato a tutto questo ascoltando Rhapsody in blue.
RispondiEliminaGrazie mille Sergio! E' bello sapere di aver offerto un nuovo punto di vista. Quando la riascolterai ne avrai una nuovissima percezione!
RispondiEliminaGrazie ancora, e continua a seguirci!