venerdì 1 febbraio 2013

"Rapsodia in blu" - I suoni di NYC.


Chiudete gli occhi e immaginate di camminare in una strada affollata di midtown, a Manhattan. Fatto? Potete percepire i taxi sfrecciare così vicini a voi, potete sentire i rumori della gente che chiacchiera, che cammina, che parla di ciò che ha da fare, di dove deve andare? Provate ad annusare l’aria, provate a sentire il buon profumo dei fiori e dell’erba bagnata di Central Park. Provate a sentire l’odore delle noccioline tostate, dei pretzel, e del caffè caldo, sulla strada. Qualcuno cammina velocemente proprio dietro di voi, e potete solo immaginare dove stia andando. Potete sentire il terribile frastuono delle macchine che corrono sulla strada ma  anche ascoltare la musichetta allegra che pubblicizza uno spettacolo a Broadway. 
Potete percepire tutto questo? 
Questa è “Rapsodia in blu”.

Fotogramma tratto da "Rapsodia in blu" nella versione di "Fantasia 2000" della Walt Disney.


Questa grandiosa composizione fu scritta nel 1924 da George Gershwin, un musicista e compositore americano, ed è ancora oggi una delle più suonate in tutto il mondo. E’ nata da una ambiziosa idea di Paul Whitman, che decise di realizzare un grandioso concerto di musica jazz alla Aeoliae Hall di New York, nel Febbraio del 1924. In quel momento Gershwin era considerato uno dei migliori compositori americani, ma ebbe poco tempo per comporre qualcosa di nuovo per l’occasione. Alla fine, provò a mescolare stili musicali diversi, e combinò influenze ed effetti jazz con la musica classica e contemporanea. L’idea di Rhapsody in blue arrivò durante un viaggio in treno con destinazione Boston. 
Il risultato, ispirato dal ritmo del treno e dai suoni del viaggio, è il mix perfetto dei suoni di New York. 

George Gershwin.
Gershwin stesso disse:
E’ stato sul treno, col suo ritmo d’acciaio, con I suoi colpi tremolanti, che un compositore poteva spesso trovare una ispirazione – spesso sento musica nel nucleo più intimo del rumore… E lì, improvvisamente,  ho sentito e individuato sulla carta, la completa struttura della Rhapsody, dall’inizio alla fine. Non mi è sovvenuto un nuovo tema, ma ho lavorato con il materiale che era già in mio possesso e ho provato a concepire con esso la totalità dell’opera. Ho sentito una kaleidoscopica composizione musicale completamente americana, che traeva radici dalla nostra grande mescolanza, dalla nostra unica energia nazionale, dalla nostra follia metropolitana. Ma quando ho raggiunto Boston avevo una bozza della piece, ben distinta dal suo attuale contenuto”.

Gershwin cominciò il suo lavoro il 7 Gennaio e la prima versione della composizione fu concepita per due pianoforti. Il suo nome era “Rapsodia americana”. Il suo nome cambiò grazie all’intervento del fratello di Gershwin, Ira,  che trovò l’ispirazione in un dipinto chiamato: “Notturno in nero e oro: il razzo caduto” ammirato durante una mostra di James McNeill Whistler. Con il suo nuovo nome,  “Rapsodia in blu” giunse nelle mani di Ferde Gofrè, l’arrangiatore di fiducia di Whitman. Gofrè ci lavorò su, e ad appena otto giorni dal debutto, diventò bella come noi la conosciamo. Gershwin in persona suonò il piano durante il concerto e spesso improvvisò. Il concerto ebbe un grandissimo successo, anche grazie alla presenza in sala di grandi nomi della musica del tempo: Sousa, Rachmaninoff, Stockowsky.
Dopo questo grande evento Gershwin fu consacrato come la più acclamata celebrità americana in campo musicale.

“Rapsodia in blu” è una iterazione tra diversi strumenti musicali diversi tra loro. Il primo suono che possiamo ascoltare ascoltando questo lavoro è un lungo trillo di clarinetto, seguito da un glissando, che introduce il tema principale del brano. Ma la struttura è molto complicata da analizzare, a causa della grande varietà di suoni e strumenti mescolati tra loro (Gershwin sperimentò particolari strumenti come il banjo, e strumenti tipici del genere jazz, mescolati in una classica struttura d’orchestra) e suoni provenienti da diverse influenze stilistiche. In “Rapsodia in blu” si possono riscontrare influenze della musica Charleston, musica sincopata, Cuban Clave e pura improvvisazione jazz. Fin dalla sua nascita, molti appassionati di musica e studiosi hanno dibattuto e discusso riguardo una definizione per il suo stile.
Può essere considerato jazz?

The clarinet glissando.


Probabilmente questa domanda non troverà mai una risposta, ma in realtà è sicuro che Gershwin ebbe l’opportunità di sperimentare diversi stili e suoni, dando così vita a qualcosa di unico ed originale. Grazie a questo tipo di sperimentazioni egli diventò presto il padre creatore del musical americano, ed il narratore della vita e dello stile americani. La “Rapsodia” è conosciuta in tutto il mondo anche poiché è stata utilizzata in film (Manhattan di Woody Allen, per esempio), in serie tv, in lungometraggi d’animazione (Fantasia 2000) e immediatamente ci fa vivere un salto oltre l’Atlantico.

Come lui stesso disse:
“La vera musica riproduce il pensiero e le ispirazioni della gente di quel periodo. La mia gente sono gli americani, e il mio tempo è oggi".

E possiamo solo provare a riscoprire quell'oggi di cui parlava Gershwin, riascoltando le sue magiche note.

Clicca qui per visualizzare il video.

2 commenti:

  1. bell'articolo,non avevo mai pensato a tutto questo ascoltando Rhapsody in blue.

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  2. Grazie mille Sergio! E' bello sapere di aver offerto un nuovo punto di vista. Quando la riascolterai ne avrai una nuovissima percezione!
    Grazie ancora, e continua a seguirci!

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